Alziamo la voce per farci sentire pur consapevoli che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Sono trascorsi 15 giorni dalla fine della stagione regolare del campionato B2, con la vittoria sul campo di Trani che ha sancito la terza posizione in classifica, e la conseguente storica partecipazione playoff validi per la promozione in la serie B1. Che dimostrano un campionato svolto alla grande con risultati migliori di ogni più rosea aspettativa che sembrava poter lanciare la Poseidon Pallavolo Crotone verso palcoscenici non sperati ad inizio stagione. Tutto questo è crollato con la scoperta di un caso di positività al covid19 all’interno della squadra del Trani, che ne avevano, se pur non comunicati, anche durante la precedente partita contro il Bari, giocata giovedì 8 aprile. La paura colpisce l’intero staff del Crotone che ha partecipato alla trasferta, arrivano i primi sintomi, i tamponi rapidi del Mister e di sette atlete risultano positivi confermati da quelli eseguiti dagli uffici del ASL Crotonese.
La società cerca di informarsi con la Fipav ed il Responsabile Covid del Trani per capire se il protocollo anti-Covid sia stato rispettato (autocertificazione e tamponi) ma non giunge nessuna risposta (alle pec) intanto il contagio del covid, colpisce anche alcuni familiari delle atlete allargando il numero della platea coinvolta.
Dopo 15 giorni la situazione si aggrava, alcune atlete devono ricorrere al ricovero perché i sintomi si sono più severi, la società ribadisce per l’ennesima volta le richieste agli organi preposti al controllo, chiedendo anche l’intervento della procura federale.
Nei prossimi giorni la società prenderà una decisione se partecipare ai playoff, visto che la formazione è dimezzata avendo 7 atlete su 12 sono fuori gioco, Inoltre l’ufficio legale della società sta cercando di capire di chi sono le responsabilità che hanno creato questa situazione cagionato danni materiali morali e biologici.
Mister Asteriti: la mia famiglia in questo momento vive un incubo, mia moglie in ospedale che combatte contro il virus, io a casa da solo in quarantena che faccio altrettanto ed i miei due figli piccoli che hanno dovuto cambiare casa per stare lontano dal possibile contagio, tutto questo per la “poca” (eufemismo) attenzione di qualcuno che in ha rispettato le regole anti covid.