La giornata inizia alle ore 15,30 con la prima semifinale tra il paola che può sfruttare il fattore casalingo, il pubblico come sempre caldo, indirizza la partita verso un primo set a favore delle locali che con i prestiti delle altre società che hanno sposato il progetto paolano, inseriti nel telaio locale hanno avuto vita fin troppo facile, lasciando al crotone le briciole e tanti nervosismo. Al cambio campo mister asteriti inizia il suo capolavoro tattico, ma sopratutto mentale, incute una sicurezza nella testa delle ragazze che scendono in campo completamente trasformate, una paurosa scida diventa imprendibile per il muro e la difesa locale, pacecca e palermo alzano molto meglio anche perche la ricezione migliora, muscò torna ad essere lo spauracchio delle finali provinciali, accompagnate da cosentino e dalla beby cesario classe 2001 che non ha mostrato nessun segnale di cedimento psicologico anzi i colpi più spettacolari sono stati proprio i suoi.

Sl 1-1 la tensione sale, ma a farne le spese è il paola che paga dazi all’esperienza, cosa che invece nelle file del crotone ne hanno a quantità, considerando che pacecca, scida hanno giocato in pianta stabile in serie c e muscò e cosentino hanno fatto parte per l’intera stagione della squadra di serie c, facendo pesare questo fattore sopratutto nei momenti caldi del set, infatti da metà set in poi il crotone mette la marcia giusta e lascia al palo le avversarie che subiscono una serie di ace in battuta da quasi tutta la squadra del crotone che sfrutta all’inverosimile il fondamentale della battuta. In vantaggio 2-1 la tensione attanagliava le ragazze del paola che rientravano in campo ma ormai il crotone con i classici occhi della tigre metteva sotto le avversarie, annichilendo con delle difese spettacolari alcune anche miracolose le schiacciatrici del paola che non potevano che fare altro che arrendersi davanti allo strapotere di un crotone super.

La 2 semifinale ha visto la sozzi vincere facilissimo contro un vibo valentia non all’altezza della finale regionale, addirittura i, primo break è stato fatto quando il punteggio segnava 15-1 in favore della squadra reggina che risparmiando energia in vista della finalissima faceva ruotare un po tutta la squadra e portare a casa un 3-0 rotondo.

La finalissima iniziava alle ore 19,30 a contendersi il titolo regionale e l’accesso alle finali nazionali, la squadra di stefania laurenda e quella del duo asteriti pioli, le reggine iniziano meglio sanno che se prima la squadra da battere era il paola ora il pronostico è tutto dalla parte del crotone sostenuto da un tifo numeroso e caldo, dall’altra parte rispondono i tifosi reggini che vorrebbero sfruttare la stanchezza del crotone che ha giocato una semifinale proibitiva di 2 ore mentre la squadra reggina ha avuto vita facile, così purtroppo per loro non è, la metal carpenteria dopo aver arrancato nelle prima fase del set subendo ace a ripetizione, si riprende, cambia marcia e dal 20 punto diventa una macchina da guerra, non lascia neanche le briciole alla sozzi che deve arrendersi al la grinta di un crotone che mette in campo tecnica a tattica da surclassare le avversarie che si vedono messe all’angolo.

A cambio campo reggio cerca una reazione, il crotone non ci sta e resta in scia fino a metà set, le battute di muscò scavano un solco, la regia di pacecca diventa buona e per scida e cesario diventa un gioco da ragazze fare punti sfruttando i punti deboli del muro avversario, quando nel crotone si mette a fare punti cosentino e cesario per la sozzi diventa buoi pesto e deve cedere anche il 2 set.

Il terzo set inizia con la metal carpenteria che non molla la presa, il punteggio fila via fino al 20-13 sembra finito, il pubblico comincia a fare festa, ma nella testa delle giocatrici si spegne il segnale, la sozzi infila 7 turni al servizio pareggia 20-20 e innervosisce il crotone che si vede sfilare via il titolo, 22-22 cosentino mette a terra una palla pesantissima, in difesa nel campo del crotone la voglia fa prendere palloni impossibili, quando va a battere cesario, la palla scotta, 11 anni l’incoscienza fa battere una palla lungolinea che lascia di pietra la ricezione reggina, 23-22 l’allungo inizia, il crotone diventa una macchina perfetta, 24-22 attacca scida e mette a terra quello che potrebbe essere ultimo punto, che arriva con una palla contesa sotto rete vinto ancora da scida e muscò che ancora prima del fischio dell’arbitro cominciano a fare festa in campo, invasione del pubblico e della panchina, inizia la festa da una parte con le lacrime di gioia per la vittoria e musi lunghi nel campo reggino ma questo è lo sport.

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