Grande successo del volley day svolto a Crotone con Ramon Gato testimonial d’eccezione ex atleta nazionale cubano che ha promosso la pallavolo nelle scuole con delle conferenze rivolte agli studenti ma anche con attività pratiche in palestra grazie alla disponibilità ed alla collaborazione dei dirigenti scolartici ed ai professori del Liceo scientifico sportivo ed a quelli del itc Lucifero ed al nautico ciliberto.

Il sabato pomeriggio è stata la volta delle società della provincia di Crotone che sono presentate ognuna con una delegazione di Under 16,14 e 12 e si sono sottoposte ad allenamenti mirati sui 3 campi allestiti al Palakrò e seguiti dai tecnici.

Un centinaio di atlete divise per gruppi hanno preso parte finanche ad un allenamento fisico oltre che tecnico, ed hanno potuto affinare le loro tecniche di gioco sfruttando la presenza di ben 8 tecnici a loro disposizione anche con delle domande sul tema dell’allenamento.

Giovanni Capocasale: siamo soddisfatti di aver organizzato un evento simile a Crotone e nella sua provincia in collaborazione con la società di Cotronei che tanto bene sta lavorando nella propria città, credo inoltre che aver portato un personaggio con Ramon Gato nelle scuole e averlo fatto parlare con un centinaio di ragazzi di scuole medie ed un centinaio di ragazzi delle superiori abbia fatto bene al movimento della pallavolo così ben radicato sul nostro territorio grazie al lavoro dei tecnici e dei dirigenti che non si fermano mai di organizzare cose positive per i nostri giovani.

Ricordo che i dati sulle capacità motorie dei nostri ragazzi sono sempre meno ampie e che alcuni studi danno prossime allo zero per il 2020 quindi veramente prossimo, ecco uno stralcio di questo studio

Si legge infatti: “Tutti d’accordo: continuando così, nel 2020 bambini e adolescenti italiani raggiungeranno il grado zero delle capacità motorie. Alle osservazioni empiriche si aggiungono i dati delle (poche) ricerche sul campo. Uno studio stima che le qualità aerobiche (resistenza) di un adolescente italiano stiano calando dell’1 per cento l’anno dal 2005. «Tanti quindicenni — spiega Mario Bellucci, tra gli autori dello studio — non sanno andare in bici. Di correre non se ne parla, il camminare è ridotto a pochi metri al giorno. Il livello di mineralizzazione delle ossa si abbassa: non è un caso che a scuola tanti ragazzi siano perennemente infortunati. La loro muscolatura è così poco tonica da creare problemi di postura: dopo pochi minuti in piedi devono sedersi. Sono stanchi». Adolescenti col fisico da anziani”.

A 15 anni, 58 ragazzi su 100 hanno forza nelle braccia «insufficiente o scarsa», 78 falliscono sul fronte gambe. Bocciati 68 studenti su 100 per la resistenza, 50 in velocità e 47 nella coordinazione, i risultati peggiorano di anno in anno». «Nessunosi occupa più di sviluppare le capacità condizionali dei nostri ragazzi. Assecondati dalle famiglie, considerano lo sport solo come una delle tante opzioni per il loro tempo libero cambiando specialità di anno in anno senza padroneggiarne nessuna. Il gioco nel cortile, quello che permetteva lo sviluppo armonico involontario del corpo, è scomparso. Dal rincorrersi, saltare la corda, lanciarsi la palla ci si è ridotti all’immobilità dell’appartamento e del videogioco»”.